Foyer del Teatro della Limonaia – Dal 23 settembre al 31 ottobre 2016
Intercity
Mihaela Marin: UN DIALOGO AMOROSO
Una mostra fotografica dedicata a Mihaela Marin, una tra le più importanti fotografe del teatro rumeno degli ultimi decenni.
Il fotografo teatrale si confronta non con il mondo, ma con quella realtà di secondo grado messa in scena davanti a lui sul palco. Ciò che vede è perciò una finzione ed è in relazione con essa che egli cerca di definire se stesso. Perciò condivide lo stesso stato del regista teatrale, che non affronta direttamente il reale, ma applica se stesso a un testo… In un certo senso il fotografo diventa il regista di quell’immagine messa in scena dalla performance teatrale. E, in questo senso, si può distinguere tra il fotografo-reporter – che tratta la performance come materiale per una fotografia concreta, fisica – e il fotografo-poeta che stabilisce di imporre la sua visione e fornisce alcune precise indicazioni sulla recitazione. Il primo spesso erra nell’essere troppo sottomesso, il secondo abusando della propria libertà. I fotografi genuinamente innamorati del teatro forniscono prova del loro amore affermando se stessi: mantengono un’intensa relazione con la messa in scena senza camuffare se stessi dietro la neutralità della lente semplicemente solo per registrare. Avanzano un’interpretazione artistica proprio come Strehler, Pintilié, Stein o Chéreau quando esprimono se stessi mettendo in scena Shakespeare o Pirandello: sebbene il lavoro gli sia prioritario, essi non sono affatto assenti. Mihaela Marin appartiene a questa categoria di fotografi. È simile in questo a Luigi Ciminaghi, il fotografo di Strehler, o a Ruth Walz, fotografo del teatro Schaubühne all’epoca di Stein-Gruber. Come loro, Mihaela non fotografa tutto. Fa delle scelte. Privilegia performance e artisti. Esplora i loro mondi e si avvicina a loro cautamente. È innamorata allo stesso modo del palco e della fotografia: non c’è precedenza dell’uno sull’altra e viceversa. E questa mostra lo prova. Guardandola, scopriamo la sua presenza: il che non comporta il fatto che si dimentichi la performance, ma nello stesso tempo non permette la sua assoluta onnipresenza. Tra il palco e il fotografo esplode un dialogo amoroso.
Georges Banu
Opere esposte:
- FAUST
J. W. Goethe
Teatro Nazionale di Radu Stanca, Sibiu
regia Silviu Purcarete - LE BACCANTI
Euripide
Teatro Comunale di Istanbul, Turchia
regia Mihai Maniutiu - ZIO VANJA
A.P. Cechov
Teatro Ungherese di Cluj
regia Andrei Serban - HEY, GIRL!
Odeon Théâtre de l’Europe & Festival d’Automne, Paris
regia Romeo Castellucci - L’EPOPEA DI GILGAMESH
Teatro Odeon, Bucarest
regia Dragos Galgotiu - FINALE DI PARTITA
Samuel Beckett
Teatro Nazionale di Târgu-Mures / Tompa Miklós Company
regia Tompa Gábor - DEVIL’S CASTING
Teatro Nazionale di Târgu-Mures / Tompa Miklós Company
regia Radu Afrim - BUFFALOS urbano favola # 2
Pau Miró
Teatro Nazionale di Radu Stanca, Sibiu
regia Radu Afrim - VARIAZIONI GOLDBERG
George Tabori
Teatro Nazionale di Radu Stanca, Sibiu
regia Charles Muller - ALICE
di Yann Verburgh, da Lewis Carroll
Teatro Gong, Sibiu
regia Eugen Jebelean