Teatro della Limonaia – 12 e 13 ottobre (orari da definire)
JON FOSSE. LA PAROLA, LA PRESENZA, IL SILENZIO
a cura di Thea Dellavalle e Irene Petris
The best place for me is not a place, it is a non-place.
But I, like all others, must be somewhere.
And when I must be somewhere,
I would prefer it to be a place which for me is as little as possible a place,
a place which to me is as much as possible a non-place.[…]
To me it is the most familiar place which becomes the most non-place.
The most famiiar place I may as well call home.
Jon Fosse, Non-Place, 1994
Il laboratorio, rivolto a giovani attori in formazione, affronterà le caratteristiche specifiche della scrittura del drammaturgo norvegese Jon Fosse in relazione alla trasposizione scenica e alla specifica condizione di apertura e disposizione richiesta all’interprete nella relazione con i colleghi e con il pubblico. A partire dall’esperienza maturata nel lavoro di studio e messinscena dei testi dell’autore la compagnia proporrà ai partecipanti, oltre ad una presentazione generale dell’autore e dell’opera, un’attività pratica che si concentrerà in due momenti differenti.
La parola: attraverso l’analisi in lettura di diverse scene e testi brevi estratti dalla produzione dell’autore si offriranno ai partecipanti degli esempi concreti che permettano di cogliere in particolare come la dimensione del tempo sia intrinseca nella scrittura, focalizzandosi in particolare sulla partitura ritmica costituita dal testo nella sua scansione di pause e battute e sul ritmo interno del personaggio.
La presenza: attraverso una serie di esercizi pratici si esplorerà insieme ai partecipanti il concetto di presenza scenica in uno stato di apertura e trasparenza rispetto al pubblico (consapevolezza della presenza, controllo della comunicazione, condivisione di un qui e ora), lavorando sulla distinzione tra “stare” e “rappresentare” e rispetto ai colleghi (approfondimento sui ruoli, sulle dinamiche e sulla prossemica). A questo lavoro iniziale seguiranno delle esercitazioni su brevi estratti di scene specifiche da testi dell’autore, centrate sullo sviluppo del personaggio nella sua funzione di ruolo archetipo in relazione ad altri ruoli, sulle dinamiche di situazione e di gestione della relazione nel rapporto e nello spazio.
COMPAGNIA DELLAVALLE/PETRIS
Thea Dellavalle e Irene Petris lavorano in teatro da più di un decennio. Hanno partecipato come assistente alla regia e come interprete a spettacoli di importanti registi italiani e internazionali: Massimo Castri, Luca Ronconi, Alvis Hermanis, Romeo Castellucci, Marco Plini, Pascal Rambert, Andrea De Rosa, Mario Martone, Gianina Carbunariu. Le loro strade si incrociano più volte finché nel novembre del 2013 realizzano il progetto dello spettacolo Un ballo (adattamento da Irène Némirovsky) in collaborazione con la compagnia torinese Il Mulino di Amleto, debutto a Modena al Teatro delle Passioni e, nel 2014, presentano al Festival Rieti Invasioni Creative (ATCL) lo spettacolo Suzannah di Jon Fosse, proposto la stagione successiva al Teatro India di Roma all’interno del Trittico Fosse. Nel 2018 vincono il bando Forever Young 2017/2018 de La Corte Ospitale con lo spettacolo The dead dogs di Jon Fosse.
Orario del Workshop: 9.30 – 18.00
Costo del Workshop:100€
