Teatro della Limonaia – 22, 23, 30 settembre e 1, 7, 8 ottobre
22, 23, 30 settembre, 1 ottobre ore 22.45 – 7, 8 ottobre ore 21 – Prima Assoluta
Intercity
LA VITA TREPIDANTE DI LAURA WILSON
di Jean-Marie Piemme – regia e voce fuori scena Matteo Belli – con Silvia Guidi – suono Alessio Riccio – traduzione Francesca Moccagatta
Che partita si gioca con Laura Wilson? Quali trame muovono il suo comportamento, le sue parole, le sue visioni? Su che piano di realtà avvengono gli episodi narrati: cosciente, onirico o allucinato? Le sue azioni sono volontarie oppure indotte da qualcuno o qualche cosa che agisce attraverso di lei?
Queste sono alcune delle domande che ci poniamo di fronte a un racconto che procede per accostamenti di situazioni che sembrano svincolate da qualunque rapporto di causa-effetto, ma costruite, invece, su una libera giustapposizione di elementi volti a comporre il mosaico di una vita apparentemente dominata dal caos e da un’ansia di movimento priva di qualsivoglia obiettivo che ne governi il flusso.
Il personaggio presente in scena vive, infatti, una sorta di doppia realtà, tra ciò che dice e ciò che fa, dove l’azione corporea non sempre risulta congrua con l’azione verbale.
Le voci, i rumori e i suoni fuori scena, invece, sembrano muovere fili invisibili – ma udibilissimi – retti da una sorta di “gran maniante”, di grande manovratore che determina i movimenti di una figura che, talvolta, non sapremmo dire se più umana o marionetta.
La fondamentale dimensione grottesca del pur essenziale impianto scenico porta all’attenzione dello spettatore una domanda, altrettanto fondamentale, sulla capacità di autodeterminazione del singolo individuo alle prese con i condizionamenti di una società sempre più virtuale. Ciò che si vede e che si sente sulla scena si compone grazie alla fusione di molteplici codici, da quello dell’interpretazione attoriale a quello sonoro, volti a orchestrare gli strumenti diversi, ma non estranei tra loro, nella concertazione di una piccola sinfonietta scenica sul senso dell’agire umano.
Jean-Marie Piemme ha studiato letteratura presso l’Università di Liegi e teatro presso l’Institut d’Etúdes Théâtrales di Parigi. Scrittore al Moving Theatre Ensemble, ha poi collaborato con il Teatro Varia. Dal 1983 al 1988 ha fatto parte della squadra di Gerard Mortier presso l’Opéra National de Belgique. Ha insegnato Storia della Drammaturgia all’Istituto Nazionale delle Arti Performative (INSAS). Data al 1986 il suo primo testo teatrale – Snow in December – a cui hanno fatto seguito una quarantina di piéce messe in scena sia in Belgio che all’estero. Il lavoro di Jean-Marie Piemme è stato riconosciuto con numerosi premi e molti dei suoi testi sono stati oggetto di DVD, trasmissioni televisive e radiofoniche.
Silvia Guidi diplomata presso il Laboratorio Nove di Firenze, si è specializzata con Rickard Gϋnther (Teatro Galeasen Svezia) e Anton Adasinskij (Teatro Derevo). Ha lavorato con vari nomi del panorama italiano: Barbara Nativi, Claudio Morganti, Giancarlo Cauteruccio, Alfonso Santagata, Sergio Staino, Riccardo Massai. Numerose le sue esperienze all’estero, in particolare a Berlino, Parigi e Montréal. Da diversi anni il suo discorso artistico segue una direzione indipendente: restituire al teatro una potenza evocativa immediata che non si offra all’interpretazione del pubblico ma sussurri al suo inconscio.
Matteo Belli laureato in Lettere all’Università di Bologna, inizia a lavorare in Teatro nel 1989, dopo anni di studi classici e musicali. Realizza spettacoli in qualità d’interprete, autore e regista e approfondisce le relazioni tra musica e letteratura. Tra i suoi titoli più significativi: Genti, intendete questo sermone, Concerto dal VI libro dell’Eneide, Ora X: Inferno di Dante e Marzabotto scritto assieme a Carlo Lucarelli. La sua ricerca nell’ambito della vocalità d’attore ha prodotto il DVD MULTIMEDIALE Orchestra Solista.Il lavoro vocale nel teatro di Matteo Belli.