22 ottobre dalle ore 21
Take Over Italian Event
Progetto Europeo Take Over
La Youth Board italiana presenta l’evento finale del progetto Take Over: un focus sull’uso delle nuove tecnologie digitali in teatro e nelle performing arts in genere.
L’evento darà la possibilità a giovani artisti italiani di mostrare le loro opere sperimentali e di esplorare nuove possibilità e tecniche nel mondo del teatro, della danza e dell’audiovisivo.
ore 21 – palco principale
Imago
concerto per corpi e vibrazioni visuali
di e con Gianfranco De Franco
co-prodotto da Teatro Studio Krypton con il sostegno di Murmuris Teatro e Versilia Danza nell’ambito del progetto FLOW – residenza creativa multipla
musiche originali di Gianfranco De Franco
corpi Gruppo M.U.D. (Martina Belloni, Maria Vittoria Feltre, Susanna Iheme, Francesca Valeri)
vibrazioni visuali Massimo Bevilacqua
fonico Giacomo Agnifili
co-produzione Teatro Studio Krypton
Imago – Concerto per corpi e vibrazioni visuali è la capacità mentale di creare un turbinio di immagini interiori capaci di scalfire, penetrare e demolire la materialità del presente: la realtà! Capacità agevolata attraverso la sintonia meditativa
tra il respiro sonoro (suono) e il respiro biologico, capaci di portarci a diretto contatto con il nostro inconscio.
Gruppo M.U.D. Il collettivo, formato nel 2015, ha individuato alcune aree di interesse prioritarie per lo sviluppo della propria ricerca artistica interdisciplinare, ponendosi delle domande intorno al ruolo che un giovane artista può assumere
nella società attuale, sulla finalità del processo e del prodotto artistico in una realtà in continuo movimento, nella quale la variabile della mobilità diventa la chiave di lettura per ripensare i rapporti interpersonali.
Massimo Bevilacqua collabora dal 2004 con la compagnia Krypton nel ruolo di costumista, assistente alla regia e assistente alla progettazione scenica delle creazioni di G. Cauteruccio. Come regista ha realizzato Bumps, PUS – nella stanza di Vètero, M3DUSA, Dino Campana – Un poeta in fuga.
Gianfranco De Franco polistrumentista, musicologo e musicoterapeuta. Il suo genere esplora stili di musica sperimentale ed ambient lambendo new age, metal industrial e musica contemporanea.
dalle 23 – backstage
Non avresti un attimo per uno sguardo?
a cura di Ateneo del Libero Pensiero
indagine performativa. Live music. Danza. Live painting.
movimento Federica Bastoni
pittura estemporanea Erika Sambiase
chitarra Matteo Poli
synths Marcello Gori
tromba Giannetto Marcenaro
Come dimostrare che le parole spesso non sono il mezzo più diretto per tessere le fila di un dialogo sincero? Restando in silenzio, di fronte allo sguardo nudo di un altro essere umano. Partendo da questa semplice possibile risposta l’Ateneo del Libero Pensiero propone un’indagine performativa sull’invisibile energia che si sprigiona dal guardarsi. Veicolando emozioni, storie e domande lo sguardo diviene movimento, il movimento musica e la musica segno grafico; scopo dell’azione performativa, ridare corpo all’unica verità che ci avvolge e ci sostiene, circondandoci e riempiendoci, anche nel mezzo della solitudine, anche quando ci sentiamo estranei a tutto: che siamo uno. Sulla scena, due sedie, di cui una vuota nell’attesa che arrivi un corpo a riempirla, e un cartello che pone una domanda a chi lo legge: “non avresti un attimo per uno sguardo?”.
L’Ateneo del Libero Pensiero è un’associazione culturale genovese formata da un gruppo di giovani, che dal 2013 si occupa di promuovere la contaminazione fra linguaggi artistici e filosofia con particolare attenzione alla periferia e ai suoi abitanti
Inediti di periferia
con Matteo Poli (synths e voce) e Marcello Gori (chitarra e voce)
Live music. Synth. Guitar. Trumpet.
Matteo Poli, leader della band genovese “Sboom”, e Marcello Gori, autore dello spettacolo di teatro-canzone “Mi sono perso a Milano”, presentano una selezione delle loro canzoni, arrangiate in duo per l’occasione.
dalle 24 – palco principale
Turn on, Tune in, Dropo out
Dj set per libera improvvisazione
dalle 21 – giardino e foyer del Teatro
Visual fac#2. Prigioni
a cura di The FactoryPrd
video art. Visual. Art installation
Una lavatrice. Un cellulare. Una radio. Il frigorifero. Una televisione. Un mucchio di vestiti sul pavimento. Il computer. Uno specchio. Un orologio. Oggetti presenti nella vita di chiunque, nella vita di tutti i giorni. Oggetti che scegliamo, compriamo, governiamo, comandiamo e di cui ci liberiamo non appena ne esce un nuovo modello.
Ma siamo realmente noi i loro padroni? O ne siamo schiavi?
Non siamo forse intrappolati in un incessante loop quotidiano di manie e dipendenze?
Durante la serata saranno presentati nel teatro altre proiezioni e installazioni video a cura dell’associazioni The Factory
L’associazione culturale The Factory si fonda ufficialmente nel 2013 dall’incontro di varie personalità artistiche, con lo scopo di creare una piattaforma di scambi e contaminazioni culturali.
ingresso gratuito è gradita la prenotazione