Teatro della Limonaia – 5, 6, 7 ottobre ore 21 e 8 ottobre ore 23
Intercity – Teatro delle Donne
CAMERA 701
di Elise Wilk – regia Ciro Masella – con Monica Bauco, Fabiana Bolignano, Giulia Eugeni, Leonardo Paoli, Michele Sinisi – traduzione Loredana Chircu
Una stanza d’albergo, quattro storie. Quattro coppie, quattro differenti notti. Ogni storia il suo cocktail. Otto vite in uno stesso spazio in tempi diversi. Otto vite, altrettante solitudini. Ogni storia lascia segni che si imprimono sui muri, sui mobili, incisi anche fisicamente, scolpiti quasi. Ciascuna vita si incrocia alle altre che da quella stanza sono già passate e lascia una traccia per quelle che passeranno. Quante volte ci siamo chiesti, abitando la stanza di un hotel, chi era passato prima di noi, quali storie, quali vite avevano dormito in quel letto, fissato lo sguardo su quella finestra, su quelle pareti…? e quante volte ci siamo chiesti chi sarebbe arrivato dopo di noi, e se avrebbe percepito le nostre lacrime, i nostri sospiri, la nostra gioia, le tracce della nostra vita rimasta per una manciata di ore fra quelle mura…? Non c’è forse luogo più ambiguo di una stanza d’albergo: provvisoria eppure, per quelle poche ore, per quei pochi giorni, il luogo – casa per eccellenza. Una “casa” che è stata di chissà quanti altri, e chissà di quanti ancora sarà… Forse uno dei luoghi dove ci si può sentire più soli in assoluto. Eppure un rifugio, quando si è in un’altra città, in un altro Paese, lontani dalla nostra casa, e quindi una “tana” in cui cercare protezione, ristoro, riposo. Quel luogo che alcuni riempiono di sé, anche per brevissime permanenze, mentre altri cercano il meno possibile di “inquinare”, evitando accuratamente di lasciare tracce, rimanendo in quel limbo del provvisorio, del transitorio. Un luogo di passaggio che però riusciamo a segnare con le nostre abitudini, le nostre preferenze, gli oggetti e gli odori della nostra vita. E che subito dopo di noi accoglierà altri odori, altri oggetti, altre vite. Un turno di pulizie, e via: altro avventore, altro ospite, altra vita, altra storia…
Camera 701 racconta otto vite sospese in quel luogo misterioso e ambiguo che è la stanza di un albergo, la stanza “701”, appunto. Schegge d’esistenze che potrebbero essere la nostra: il bisogno d’amore, la paura, la menzogna, la speranza… Una donna manager, un fotografo, una cameriera, uno spogliarellista, una coppia di freschi sposini… vite, sogni, volti, voci… e poi quella stanza, testimone muta eppure piena di segni, di altre voci, di altre vite.
Elise Wilk, nata il 29 Luglio del 1981 a Brasov, in Romania, ha basato i suoi studi sul giornalismo prima all’università di Babes – Bolyai per prendere poi due master, uno in Letteratura e l’altro in scrittura di commedie. Nel 2008, la sua prima commedia E’ successo giovedì vinse il “DramAcum”, un prestigioso concorso sulla drammaturgia rumena contemporanea. Da allora le sue commedie sono rappresentate nei teatri della Romania e tradotte per l’estero e tra le sue conquiste vi sono anche il “Premio dell’ambasciata d’Irlanda per un’emergente commedia rumena” vinto con Il gatto verde e il Forum dei giovani scrittori europei per il Teatro della Biennale di Wiesbaden, il più grande festival di teatro per le commedie contemporanee in Europa. Nel 2015 la sua commedia Aeroplanini di carta vinse il premio di drammaturgia nazionale rumeno.
7 ottobre 2016 ore 20.30: incontro con l’autrice ELISE WILK
Ciro Masella, attore e regista, ha lavorato con registi del calibro di Luca Ronconi, Massimo Castri, Gigi Dall’Aglio, Federico Tiezzi, Roberto Latini, Michele Sinisi, in spettacoli per il Teatro Stabile dell’Umbria, il Piccolo di Milano, il Teatro di Roma, l’Emilia Romagna Teatro, il Teatro Stabile Metastasio di Prato, il CSS di Udine, il Teatro Due di Parma, la Compagnia Lombardi-Tiezzi di Firenze. Ha diretto spettacoli scritti appositamente per lui da drammaturghi italiani come Stefano Massini, Francesco Niccolini, Emanuele Aldrovandi. Nel 2003 fonda e dirige il festival “Tra Cielo e Terra” in Umbria e nel 2007 la Compagnia Uthopia. Collabora con diverse Università ed unisce
all’attività di palcoscenico quella didattica e di ricerca.